Mary Shelley
Figlia della filosofa Mary Wollstonecraft, antesignana del femminismo, e del filosofo e politico William Godwin, a 16 anni si dichiarò a Percy Bysshe Shelley, all'epoca già sposato, e i due fuggirono in Europa. A 18 anni scrisse quello che viene considerato il primo romanzo gotico di fantascienza, ''Frankenstein'' (''Frankenstein: or, The Modern Prometheus''), pubblicato nel 1818. Fu curatrice di diverse pubblicazioni postume del marito, che contribuì a far conoscere e comprendere.Studi recenti si sono concentrati su opere meno conosciute dell'autrice, tra cui romanzi storici come ''Valperga'' (1823) e ''The Fortunes of Perkin Warbeck'' (1830), romanzi apocalittici come ''L'ultimo uomo'' (1826), e gli ultimi due romanzi, ''Lodore'' (1835) e ''Falkner'' (1837).
Altri suoi scritti meno conosciuti, come il libro di viaggi ''A zonzo per la Germania e per l'Italia'' (1844) e gli articoli biografici scritti per la ''Cabinet Cyclopedia'' di Dionysius Lardner (1829-46), contribuirono ad avvalorare l'opinione che Mary Shelley sia rimasta una politica radicale per tutta la sua vita. Le opere di Mary Shelley sostengono spesso gli ideali di cooperazione e di comprensione, praticati soprattutto dalle donne, come strade per riformare la società civile. Questa idea era una diretta sfida all'etica individualista-romantica promossa da Percy Shelley e alle teorie politiche illuministe portate avanti da William Godwin. da Wikipedia
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