Tra i maggiori romanzieri turchi contemporanei, oltreché il più letto in assoluto (dei suoi romanzi sono state vendute oltre tredici milioni di copie, tradotti in più di sessanta lingue)
, le sue opere, sospese tra il reale ed il fiabesco, si caratterizzano per sinossi dense ed elaborate, con trame e personaggi complessi e spesso disturbanti, ricchi di colpi di scena e perlopiù incentrate sulle complesse tematiche legate alla storica dicotomia Occidente/Oriente e sul conseguente stato di confusione e perdita d'identità nella società turca di ieri e di oggi.
È stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 2006, primo autore turco a ricevere tale riconoscimento, con la seguente motivazione: "''nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture''".