Francis Hutcheson

Per quanto la sua riflessione sia prevalentemente di carattere etico-religioso, non devono essere trascurati i suoi contributi all'estetica nel cogliere uno stretto rapporto tra bellezza e virtù morale. È molto significativo il lungo titolo della sua famosa ''An Inquiry into the Original of Our Ideas of Beauty and Virtue'', pubblicato nel 1725, che recita integralmente: .
Con queste parole del sottotitolo di ''An Inquiry'' si capisce che Hutcheson vuol formulare un sistema matematico rigoroso per valutare il bello in congiunzione col buono, un principio alla base del concetto di virtù in Platone. Con questi presupposti il piacere sensibile è "platonicamente" svalutato come qualcosa di imperfetto ed inferiore, legato al momentaneo e all'inconsistente. Il vero bello non è il piacevole, ma è tutt'altra cosa, infatti: «Esistono piaceri immensamente più grandi in quelle idee complesse di oggetti che chiamiamo sia belli, sia regolari e sia armoniosi.» da Wikipedia
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