Thomas Abbt

Impose all'attenzione degli editori le ''Literaturbriefe'' (''Lettere letterarie'') di Gotthold Ephraim Lessing, del quale volle imitare lo stile e scrisse un gran numero di saggi storici, politici, letterari e filosofici.
Insegnò per breve tempo filosofia e matematica anche all'Università di Berlino, da lui definita sprezzantemente un luogo ''in cui non si conoscono i nomi di Ramler, Moses e Lessing''. Dall'autunno del 1761 passò all'insegnamento della matematica a Rinteln. Nel 1765 scrisse il ''Vom Verdienste'' (''Sul guadagno'').
Viaggiò per nove mesi in Francia, visitando Voltaire nella sua casa di Ferney e fece escursioni sulle Alpi savoiarde. Al suo ritorno in Germania gli furono offerti la docenza nell'Università di Marburgo e un impiego a Bückeburg come conciliatore alla corte del conte Wilhelm von Schaumburg-Lippe, che accettò. Il conte era particolarmente interessato ai progetti di Abbt di scrivere una storia dell'imperatore Massimiliano I e alla traduzione delle opere di Sallustio, ma Abbt morì pochi mesi dopo.
Di lui Herder scrisse che «morì troppo presto per la Germania e per la sua lingua». da Wikipedia
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