Konstantin Aleksandrovič Fedin
Oscillante in gioventù tra l'influenza di Bunin e l'avanguardia e dopo alcune novelle diede la sua opera migliore con ''La città e gli anni'', del 1924, un romanzo tecnicamente nuovo sulla Russia e sulla rivoluzione russa.I suoi romanzi successivi segnarono un graduale ritorno ai modi narrativi tradizionali. Nel romanzo in due volumi ''Il ratto d'Europa (1934 - 35)'' l'autore mette a confronto il crollo dell'Occidente causato dalla crisi del '29 con il contemporaneo sviluppo economico del sistema vigente nell'Unione Sovietica durante i due primi piani quinquennali, attraverso i due personaggi protagonisti, il ricco olandese Philip van Rossoem, proprietario di una concessione di boschi in Russia e Ivan Rogov, tipico rappresentante del nuovo intellettuale socialista zdanoviano.
Dal 1959 fino alla morte fece parte della direzione dell'Unione degli Scrittori Sovietici. da Wikipedia
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