John Donne

John Donne Scrisse sermoni e poemi di carattere religioso, traduzioni latine, epigrammi, elegie, canzoni, sonetti e satire. Può essere considerato come il massimo rappresentante inglese della poesia metafisica durante il periodo giacomiano.

La sua poetica fu nuova e vibrante per quanto riguarda il linguaggio e l'invettiva delle metafore, specie se paragonato ai suoi contemporanei. Lo stile di Donne è caratterizzato da sequenze iniziali ''ex abrupto'' e vari paradossi, dislocazioni e significati ironici. La sua frequente drammaticità e i discorsi da ritmi giornalieri, la sua tesa sintassi e la sua eloquenza di pensiero furono sia una struggente reazione nei confronti dell'uniformità convenzionale della poetica elisabettiana sia un adattamento in inglese delle tecniche barocche e manieriste europee.

Celebre il suo sermone ''Nessun uomo è un'isola'' (meditazione XVII) citato da Ernest Hemingway in epigrafe a ''Per chi suona la campana'', e da cui trae ispirazione un omonimo libro di Thomas Merton. da Wikipedia
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  1. 1
    Pubblicazione 1979
    Altri autori: “...Donne, John...”
    Collocazione: TE 0 LY 17 */met
    Libro
  2. 2
    di Celan, Paul, Celan, Paul
    Pubblicazione 1992
    Altri autori: “...Donne, John...”
    Collocazione: TD Cela 1 (1992) *-05
    Libro
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